Rincoglionimento del Falegname

Rincoglionimento del Falegname

 

Una vita a vite, questo ci portiamo nella cassetta degli attrezzi, ogni giorno per sempre.
Così ci incantiamo e incatenati lasciamo tramontare il sole, scordandoci che possiamo fermarlo.
Passeggiando su un’isola nel cuore del Danubio penserai che stai davvero vivendo.
Non è vero, stai pensando. Pensare non è vivere? No, spesso chi vive non pensa.
E la vite, non sembra, ma pian piano entra nel legno, o forte forte, dipende dal tuo gusto nel lavorarlo.
L’unica cosa certa è che arrivata a fine corsa, quando il filetto non avanzerà più, si fermerà.
Ma l’unica cosa certa è incerta, perchè il “tu” falegname del tempo spesso è cieco o deficiente di parte della vista.
Mai saprà quando potersi fermare, nel dubbio avviterà sempre, sempre più forte.
Se si avvita forte fortissimo succede una cosa nuova:
il legno in lavorazione crepa. Quello è momento d’avvitar più forte, di esplodere.
Se lo farai trapasserai l’asse che stai lavorando e bucherai quella sotto, così per mille assi, in un ciclo infinito, senza riuscire a costruire nulla.
Ma anche questo non sarà vero, perchè alla fine ti troverai sommerso da pezzi di assi di legno e avrai costruito una perfetta pira per darti fuoco mentre la vite, ancora svitata, ti guarderà sorridendo.
Ora non incendiarti, prova un attimo a non scaldarti nemmeno, nessuna passione.
Potevi forse non comprare tutto quel legno tempo fa? Non sei il miglior artigiano del mondo?
Ancora una volta non stai vivendo, ti definisci.
Guarda i pezzi di legno, scoprirai che tutti si sono rotti seguendo un disegno, anche detto “venatura”.
In potenza è quasi lego, potresti costruirci ancora tante cose, ma scoraggia il fatto che le crepe siano tutte diverse. Sono diverse perchè ogni pezzo ha le proprie venature, un percorso preferenziale su cui rompersi. Non si saranno rotte a caso, ma seguendo una logica aliena alla vite. Talvolta aliena a te che di falegnameria non capisci nulla.
Ora getta la vite, non sostiene più la metafora. Ora prendi una lima e lima i pezzi. Usa coscienza, non foga: genera incastri. Accentua gli incastri che già sono stati indovinati da un disegno. Alla fine, e ce ne vorrà parecchio, tutti i pezzi si incastreranno e l’ikea non ti servirà più a nulla. Avrai vissuto anni senza mobili, e limando pezzi di legno: in apparenza un povero cretino, ma potresti raggiungere l’illuminazione… e senza darti fuoco.

Uniamoci con gli incastri, non col ferro, pezzi di Legno!

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